Le attrazioni più insolite del Sudest Asiatico

Il Golden Bridge, una meraviglia architettonica situata sulla cima del monte Da Nang, a Hòa Vang, costruita tra il 2017-2018. E’ un ponte pedonale lungo 150 metri la cui base è supportata da colonne di acciaio, due delle quali a forma di gigantesche mani volutamente dall’effetto invecchiato per simulare la loro antichità. 

Ai confini di Da Nang si trova un gruppo di cinque montagne di marmo, nominate in base agli elementi. Nella montagna dell’acqua, Thuy Son, si trova una delle grotte più particolari del Vietnam, la Am Phu Cave. Questa grotta rappresenta la strada per il paradiso attraverso l’inferno buddista, infatti i visitatori attraversano un ponte simbolo del passaggio dall’esistenza terrena all’aldilà circondato da luci rosse, figure di demoni, mani che si alzano dall’acqua sottostante. Una volta arrivati nelle profondità, si giunge ad un santuario dove i visitatori possono confessare i loro peccati che vengono “pesati” da una bilancia di pietra. Il percorso continua fino a giungere ad un’apertura illuminata dal sole. Si snoda un percorso fatto di ringhiere, anelli e tortuose scale che portano il visitatore ad un immenso balcone e alle grotte, santuari, pagode che si trovano in cima al Thyu Son. Ma attenzione, il percorso è un vicolo cieco perché si dovranno ripercorrere gli inferi per uscirne realmente.

A Da Nang si trova un ponte abitato da un gigantesco drago d’acciaio che sputa fuoco e acqua, illuminato da 2500 luci al LED.

Ad Huè si trova un parco acquatico abbandonato frutto di un sogno non realizzato ma che tuttora sembra uscito da una scena di incubo di un film thriller. Oggi è un parco giochi fatiscente che non appare sulle mappe dell’area, visitato dagli esploratori più avventurosi, composto da scivoli d’acqua tortuosi circondati dalle foglie e da una struttura a forma di drago di 3 piani dal cui interno della bocca si vede tutto il parco. Gli unici ad usufruire delle acque del lago erano i coccodrilli, poi trasferiti dalla PETA in un’area più sicura.

A Nhuan Duc, Ho Chi Minh, si trova il vero incubo per i claustrofobici. La zona infatti è circondata dalla rete di tunnel Cu Chi utilizzati dai soldati vietcong per i loro alloggi, centri di comunicazione e ospedali. Questi tunnel, originariamente costruiti dai contadini che combattevano l’occupazione francese negli anni 40, furono ampliati dai vietcong che li integrarono con trappole esplosive e pozzi rendendole delle trappole per i soldati americani che volevano infiltrarsi. Oggi sono diventati delle attrazioni turistiche per gli avventurosi che vogliono tentare di strisciare in brevi passaggi. 

Per chi invece ama i paesaggi fiabeschi, a Dalat si trova la Lat Crazy House. Una pensione arredata con caverne artificiali, rampe di scale tortuose, finestre irregolari, stalattiti, decorazioni tribali e occhi rossi che scrutano i visitatori nelle loro stanze. Questo luogo fu costruito per raffigurare il mondo di Alice nel Paese delle Meraviglie. Sempre a Dalat si trova un parco di sculture unico, il Clay Tunnel, le cui opere sono state realizzate in argilla rosso e basalto trovati negli altopiani del Vientam. Il parco è stato costruito per ricordare la storia di Dalat, cosi sono presenti immagini che raffigurano la città, volti umani, animali giganteschi.

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Il Golden Rock Temple, o Kyaiktiyo Pagoda, è una pagoda unica nel suo genere. Costruita su più livelli, la pagoda interamente ricoperta d’oro, è alta 23 piedi ed è situata a 3608,924 piedi sopra il livello del mare, adagiata in bilico su una roccia gigante. La roccia sotto la pagoda è semplicemente bloccata con quella sotto di essa, dando la sensazione che stiano levitando.

In Birmania c’è un’altra pagoda davvero particolare, la Hmwe Paya, o "Pagoda del serpente". La storia racconta che un monaco un giorno trovò due grandi pitoni avvolti nella statua di Buddha e che ogni volta che li liberava nella giungla, questi ritornavano in numero maggiore. I monaci arrivarono a venerare quei pitoni come fossero delle anime reincarnate che badavano alla pagoda, così iniziarono a prendersene cura lavandoli e dandogli da mangiare. Ogni anno i fedeli si recano nella pagoda, donando nuovi serpenti, facendo il bagno con i pitoni e venerandoli.

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Nelle colline di Mageland si trova una chiesa a forma di pollo, la Geraja Ayam o Chicken Church. Il suo costruttore racconta di avere ricevuto un messaggio da Dio il quale gli chiedeva di costruire una casa di preghiera a forma di piccione, e così fece solo che assomiglia ad un pollo ! La chiesa ha però chiuso nel 2000 per gli alti costi di manutenzione.

A Sukawati, si trova la Goa Gajah o grotta dell’elefante anche se in realtà sembra la Bocca dell’inferno. La traduzione del nome del sito archeologico fu infatti sbagliata per le complicate traduzioni dei testi che avrebbero potuto parlare di elefanti anche se all’interno del sito non ci sono raffigurazioni dei pachidermi. La facciata infatti sembra il volto di un diavolo attorno al quale ardono le fiamme.

I riti funebri dei Toraja sono tra i più elaborati nel mondo ritenuti come l’evento più importante nella “vita” della persona. Dopo la morte si tiene infatti una festa in cui i bufali d’acqua vengono macellati e serviti durante una cerimonia esotica. Il defunto viene posto in una tomba in delle grotte che si trovano sulle pareti della montagna o di una scogliera (se il defunto è molto ricco) mentre i bambini sono sepolti nelle cavità degli alberi. Il tau tau, una effige di legno, viene posto accanto alla tomba guardando fuori dal terreno. Le effigi sono imballate tra di loro, spalla a spalla, osservando per l’eternità chiunque si avvicina. 

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In Laos, a Vientiane, si trova un giardino tentacolare circondato da statue indù e induiste di dei, animali e figure strane come Buddha dai molti volti, strutture sferiche da scalare, coccodrilli, demoni. Il Buddha Park (Wat Xieng Khuan) fu eretto nel 1958 su fiume vicino la costa della Thailandia, le sue sculture in cemento armato sono state sistemate per rappresentare i livelli del paradiso, purgatorio e inferno.

4000 statue di Buddha ricoprono le grotte situate nelle scogliere rocciose sopra il fiume Mekong. Pak Ou è composto da due grotte, una inferiore e una superiore che si raggiunge tramite una scala ripida a zig zag. Una volta dentro gli esploratori incontrano tutte queste statue dalla dimensioni e forme diverse scolpite nel legno ricoperto di lacca rossa o nera e di foglie d’oro.

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La Thailandia è il luogo di templi dalle forme architettoniche uniche, città abitate da scimmie, luoghi sommersi, ristoranti sugli alberi.

Per conoscere tutti questi favolosi luoghi leggi l’articolo: i luoghi sconosciuti della Thailandia.

Il ponte di Langkawi si snoda attorno alle foreste della montagna Gunung Mat Chinchang. I pezzi di questo ponte sospeso a 2000 piedi sul livello del mare furono trasferiti tramite elicottero per creare un percorso futuristico. Gli esploratori percorrendolo possono dirigersi verso la vicina cascata di Seven Wells o avventurarsi fino alla cima del Gunung Mat Chinchang. 

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